FOUR ARTS

FOUR ARTS

 

Four Arts è il brand di Four Partners Advisory sotto il quale confluiscono tutte le attività legate al mondo delle arti, siano esse a scopo benefico o volte a promuovere il patrimonio culturale italiano. Questo progetto consente di valorizzare le iniziative che di anno in anno vengono attivate con fondazioni come il FAI o con soggetti privati come gallerie d’arte o associazioni concertistiche.

 

Officine Saffi Award, giunto alla quinta edizione, è un premio biennale che promuove la ceramica nella cultura contemporanea.

I lavori dei 25 finalisti saranno esposti nella mostra che inaugurerà la nuova sede della fondazione nella primavera del 2024.

Four Partners ha aderito al programma Corporate Golden Donor FAI diventando sostenitore del Fondo Ambiente Italiano, fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975 con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano.

Four Partners ha aderito alla campagna #supportvenice lanciata dalla Fondazione Venetian Heritage a sostegno del restauro del patrimonio artistico di Venezia, danneggiato dalla marea eccezionale che ha colpito la città lo scorso 12 novembre 2019.

Pittura Italiana: dall’Informale alla Pittura Analitica

6 aprile – 7 giugno 2019

Four Partners ha ospitato presso la propria sede una mostra esclusiva dal titolo “Pittura Italiana: dall’Informale alla Pittura Analitica”,  curata dalla prestigiosa galleria Valmore studio d’arte. La mostra comprendeva una collezione di opere di arte italiana della seconda metà del ‘900 che parte dalla Pittura Informale degli anni ’40 e dal suo sbocco nel Movimento Spaziale, per arrivare alla Pittura Analitica degli anni ‘70.

Dinamica Economica: viaggio nell’arte ottico cinetica

23 marzo – 26 maggio 2017

Four Partners ha ospitato presso la propria sede una mostra esclusiva dal titolo “Dinamica Economica: viaggio nell’arte ottico cinetica”, curata dalla prestigiosa galleria Valmore studio d’arte. La mostra comprendeva una raccolta di 30 opere di diversi gruppi che, nel decennio fra la fine degli anni ’50 e ’60, mettono al centro della loro ricerca il linguaggio visivo, i meccanismi della percezione e il movimento.